Perché studiare canto? - Pensieri e riflessioni sullo studio della voce.

E’ domenica: una bimba si sveglia, scende dal suo letto e apre la finestra.

Avrà si e no dieci anni, un po’ troppo alta forse per la sua età e la prima cosa che fa è correre in cucina per fare colazione.

Non se n’è nemmeno accorta, ma prima di tutto questo ha già cominciato a cantare quella canzone che le piace tanto, quella canzone le cui parole restano incomprensibili a chiunque le sia intorno, parole che lei conosce benissimo, che arrivano dirette a lei e la proteggono, la fanno ridere a volte.

Si accorge di star cantando solo quando la voce le si spezza, le succede sempre, e più del mal di gola la fa arrabbiare il fatto che sa che il divertimento sta per finire.

Se si potesse davvero risalire al motivo per cui iniziamo a studiare canto, penso che questo sarebbe il mio.

Ci ho pensato più di una volta, e ancora devo ringraziare chi mi ha spinta a farmi questa domanda.

Forse vi chiederete il perché di un prologo così lungo, o forse qualcuno di voi già mi conosce e lo sa che a volte tendo ad essere un po’ prolissa e chiacchierona.

Il punto è che mi piacerebbe tanto sapere, più che il motivo per il quale ognuno di noi inizia a studiare canto, quali sono le aspettative più comuni rispetto a questa disciplina.

Cos’è che vi spinge a farvi più o meno chilometri per venire a lezione di canto?

Molto spesso mi sento chiedere “fra quanto tempo arriverò a questa nota?” “fra quanti mesi potrò fare questa canzone nella tonalità originale?”, e ancora “ma come è possibile che mia cugina che non ha mai studiato canto fa delle note più alte delle mie?”.

Amici, allievi, lettori del blog, io non sono nessuno per dirvi cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, ma se c’è una cosa che ho imparato sulla mia pelle è che non sono questo tipo di domande a portarci avanti.

Lo so perché me le sono fatte anche io, lo so perché sicuramente al primo momento di sconforto ed insicurezza me ne rifarò di simili, ma magari poi mi ricorderò di avere un po' più rispetto per me stessa e per la mia voce.

Qualunque sia il motivo che vi abbia spinti a cantare, qualsiasi sia la vostra esigenza, qualsiasi sia la vostra musica, vi auguro con tutto il cuore di essere sempre curiosi di quello che la nostra voce ha da offrire, e se è vero che le nostre facce, le nostre storie e le nostre vite sono tutte diverse, perché dovrebbero le nostri voci essere uguali?

Per ora la finisco qui, e vi prometto che nei prossimi post troverete davvero dei consigli utili per il canto e non solo; ma prima di lasciarvi vi ricordo che ogni commento, ogni idea, ogni scambio di opinioni non è soltanto “ben accetto” ma è il vero e proprio il motivo per cui questo blog esiste.

Grazie per il vostro tempo e la vostra attenzione!

A presto,


Sara


P.s.

Sì, quella nella foto sono sempre io, non vorrei sembrare presenzialista, ma almeno nessuno mi denuncerà per i diritti di immagine, e sì, ormai è diventata "vintage" pure la foto sulla destra..

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